07 novembre 2021

Virus ransomware: cos’è, com’è trasmesso e come rimuoverlo

Virus ransomware, questa è una tra le minacce in assoluto più gravi presenti sul web. Si tratta di una tecnica che gli hacker utilizzano infatti quando vogliono far scendere in gioco un riscatto. Bloccano quindi un dispositivo tramite questo tipo di virus e ne ripristinano l'accesso solo se e quando il riscatto viene pagato. Come è facile capire, si tratta di un attacco che viene perpetrato soprattutto dai danni delle aziende. Le aziende infatti si sentono costrette a pagare il riscatto, pena un rallentamento o un blocco del loro lavoro.

Ransomware cos'è e perché è così pericoloso

Il virus ransomware rientra nella famiglia dei malware. Cosa sono i malware? I malware sono programmi informatici appositamente progettati per disturbare le operazioni che un utente svolge sul suo PC o device. Più che disturbare le operazioni però, il virus ransomware le blocca. Blocca infatti dispositivi e sistemi informatici aziendali, richiedendo al contempo anche un riscatto. Nel caso in cui il riscatto venga pagato, è possibile ottenere lo sblocco del sistema e quindi avere di nuovo accesso al proprio PC e ai file in esso presenti.

 

Il virus ransomware quindi mette a repentaglio la sicurezza informatica aziendale. L’azienda non ha più accesso, questo significa che buona parte delle sue attività non può avere luogo. Subisce un rallentamento della sua attività. In molti casi subisce un vero e proprio blocco. Rallentamenti e blocchi non dovrebbero mai avere luogo. Per un’azienda non si tratta solo di una perdita di tempo, ma di una perdita economica importante. Questa perdita economica va a sommarsi ai soldi del riscatto. Insomma, si tratta davvero di un bel disastro dal punto di vista finanziario.

Non solo, quando si incorre in un problema di questa tipologia c’è anche il rischio di perdere i dati sensibili. Il rischio è di perdere i dati relativi al proprio lavoro, certo. Il rischio però è anche di perdere i dati dei propri clienti. Ne va della reputazione stessa dell’azienda. Alcuni clienti infatti potrebbero in futuro cercare una realtà diversa su cui affidarsi, che possa garantire il massimo della sicurezza digitale.

Attacchi ransomware: ecco come si prende il virus

Molte persone credono che sia difficile prendere un virus ransomware. Invece non è affatto così. È in realtà molto più semplice di quanto si potrebbe pensare. Nella maggior parte dei casi il virus ransomware viene preso tramite un semplice allegato ad una mail. Basta aprire l’allegato infetto, ed ecco che il virus attacca il dispositivo o il sistema informatico impedendone l’accesso. Lo stesso può accadere però anche direttamente attraverso il browser. Basta quindi accedere ad un sito web infetto, affinché si venga infettati a propria volta. A tutti insomma può capitare di essere attaccati da un virus ransomware! Una volta subito l’attacco, è facile accertarsi della situazione. Il proprio sistema non funziona più. Il computer è bloccato.

Virus ransomware: storia evoluzione e sviluppo

La storia dei virus ransomware inizia negli anni ‘80 con il Trojan AIDS, diffuso tramite floppy disk. I floppy disk contenevano informazioni importanti sull’AIDS e vennero realizzati dall’accademico Joseph L Popp in occasione di una conferenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. I floppy disk contenevano però anche un virus. Il virus era stato progettato per restare in disparte per un lungo periodo di tempo, per ben 90 riavvii del PC. A quel punto, il virus criptava i file e bloccava i PC. Era possibile per gli utenti tornare in possesso dei loro sistemi, solo dopo il pagamento di 189 dollari. Questo era il messaggio che comparve sullo schermo. Questo è stato il primo tentativo di virus ransomware.

Questi virus sono stati dimenticati per un po’ di anni, ma nel 2005 sono tornati alla ribalta. Da quel momento possiamo dire che non se ne sono più andati dal web, virus che sono diventati sempre più tecnologici e aggressivi. Non solo, i cybercriminali sono diventati sempre più bravi a nascondere le loro tracce. Praticamente impossibile riuscire a capire da chi un virus ransomware sia stato realizzato! Ma i sistemi di sicurezza informatica non sono diventati sempre più sofisticati? Certo che sì, ma anche i cybercriminali sono sempre più sofisticati e scaltri, possiamo assicurarlo.

Si tratta di attacchi che sono davvero all’ordine del giorno. Basti pensare ad esempio al recente attacco hacker Comune di Brescia. Proprio per questo motivo è importante imparare a difendersi e a prevenire questo tipo di problematica.

Ransomware rimozione e difesa preliminare

Per rimuovere i virus ransomware è possibile fare affidamento su appositi software. Molti software antivirus di alta qualità offrono anche questa funzione, ma sono disponibili in commercio anche software anti-ransomware. La cosa migliore da fare però è senza dubbio affidarsi ad un’azienda che opera nel settore della sicurezza informatica. Un’azienda di questo genere può aiutare a rimuovere in modo efficace i virus, ma anche a difendersi davvero al meglio da ogni possibile attacco.

Come difendersi dal phishing? La maggior parte delle persone sa rispondere a questa domanda. La maggior parte delle persone infatti è ormai consapevole che non si deve mai e poi mare dare i propri dati personali, specie quelli relativi a carte di credito, bancomat, banca e simili, rispondendo ad email oppure a messaggi. Questo tipo di comunicazioni sono da considerarsi come sospette e devono essere immediatamente segnalate alla polizia postale. È un po’ più difficile però difendersi dai virus ransomware. È più difficile perché questi sono virus un po’ più subdoli. Possono attaccare come abbiamo visto anche dal browser senza neanche che ce ne rendiamo conto. Possono attaccarci tramite allegati di persone che conosciamo più che bene e le cui mail siamo soliti aprire ogni giorno. Sì, proprio per la complessità del problema affidarsi a qualcuno specializzato è la cosa migliore da fare.