06 dicembre 2021

Disaster recovery: cos’è e perché è così importante per le aziende

La digitalizzazione del lavoro e lo spostamento di buona parte delle informazioni sensibili di un’azienda sul web hanno dato una forte spinta a quella parte dell’informatica che si occupa appunto dell’identità digitale. Proprio in tale ottica si posiziona l’attenzione nei confronti del Disaster Recovery approccio adottato da un’organizzazione per riuscire a ripristinare accesso e funzionalità della propria infrastruttura IT in seguito ad eventi che si possono definire disastrosi; che siano essi provocati da cause naturali o errori umani.

 

Elemento della business continuity e della sicurezza informatica aziendale, è talmente importante che sono state fornite delle linee guida per il disaster recovery delle pubbliche amministrazioni, ma procederemo con ordine.

Disaster recovery: definizione e descrizione

Come detto in precedenza il disaster recovery è un elemento del business continuity, livello di preparazione aziendale che consente di far restare operative le funzioni critiche anche in caso di emergenza. Sappiamo tutti cosa sono i malware, ecco in loro presenza, ad esempio il business continuity è molto importante.

 

Quando si parla di Disaster Recovery ci si riferisce a un insieme di misure che agli apparati tecnologici delle aziende di superare delle situazioni di emergenza, come quando viene meno la sicurezza digitale.

 

Insomma il Disaster Recovery è quel sistema in grado di andare a recuperare dati e funzionalità in qualunque momento, inoltre sono anche in grado gestire i fattori di rischio, sanno ad esempio come difendersi dal phinshing.

 

Disaster recovery plan: a cosa serve

Il Disaster Recovery viene messo in atto grazie al Disaster Recovery Plan, cioè tutte le misure tecniche, logistiche e anche organizzative pensate da un’azienda per ripristinare i dati e i sistemi informatici essenziali per l’operatività del business.

 

Si parla dunque di sistemi di sicurezza informatica e si pensa a ciò che si può fare sia per proteggere i dati dell’azienda che per riavviare l’attività in maniera veloce. Non prevedere un disaster recovery plan vuol dire esporre a un grave rischio l’azienda e la sua sopravvivenza.

 

In altre parole si tratta di un documento che raccoglie tutte le procedure che l’azienda predispone per affrontare delle emergenze informatiche, esso deve:

  •       identificare dati e sistemi critici dell’azienda;
  •       classificare dati e sistemi critici per importanza;
  •       offrire un livello accettabile di perdita dati.

Strategie di DRP nelle aziende

Il principio su cui poggia il DRP è il “Don’t think, do”, questo sta ad indicare che l’elenco dei passei e delle procedure da seguire deve essere strutturato in modo tale che ad esempio in caso di web scraping si debbano compiere il minor numero di passaggi per risolvere la problematica venutasi a creare. 

 

Lo scopo da perpetuare è quello di limitare al minimo l’errore umano e le valutazioni soggettive.

 

La strategia dei DPR si basa innanzitutto sulla valutazione del rischio e cosa è necessario fare per far funzionare nuovamente i sistemi. 

 

Altro compito essenziale è la protezione dei dati che possono essere accessibili da virus ransomware i quali limitano l’accesso da parte dell’azienda ai suoi file. Quindi quello che si vuole è recuperare i dati, aggiornare le informazioni e selezionarli in base a quelle che sono le loro peculiarità. 

L’importanza del business continuity

Concludiamo questa breve guida parlando del business continuity elemento che racchiude il Disaster Recovery di cui abbiamo abbondantemente parlato. Come detto in precedenza, sii tratta della capacità aziendale di mantenere le funzionalità operativa a seguito di eventi minacciosi nei confronti delle funzionalità dei sistemi.

 

Ma quando si parla di business continuity non ci si riferisce in maniera esclusiva alle modalità di azioni digitali, ma a molto altro. Infatti proprio tale documento permette di capire quando è il momento di consultare un legale, come affrontare qualunque tipologia di problematica.

 

Possiamo in buona sostanza affermare che il business continuity plan è quello che permette all’azienda di non fermare il lavoro, non arrestare la sua produttività. Insomma quello che più conta dell’azienda, poter affrontare le problematiche senza influenzare in maniera negativa su quello che è il core business dell’azienda.

 

Se il lavoro si fermasse per delle problematiche di qualunque genere, ciò che ne andrebbe a perdere è l’azienda, in termini di credibilità con quelli che sono i suoi clienti. La possibilità di dare sempre e comunque continuità al lavoro.